GENUFLESSO, SULL’ORLO DELLA TERRA
"Il dramma dell'uomo attuale è aver perso la spiritualità e la capacità di vivere un sentimento di appartenenza, cioè un profondo legame con tutte le cose. Oggi le persone sono sradicate, disconnesse dalla Terra e dall'anima, e per questo senza spiritualità. A metà del Novecento, Jung aveva intuito che "a patire da adesso fino al futuro indeterminato il vero problema è di ordine psicologico. L'anima è il padre e la madre di tutte le difficoltà non risolte che lanciamo verso il cielo". Se non riscattiamo la nostra parte sensibile non riusciremo a rispettare l'alterità degli esseri, ad amare la Terra con tutti i suoi ecosistemi e a vivere la compassione con chi soffre, nella natura e nell'umanità". Così scrive il grande teologo della liberazione Leonardo Boff in una conversazione con lo psicanalista junghiano Luigi Zoja. Ed è per questo motivo che, appena uscito dal bosco, giunto sul culmine inondato di luce di Cozzo dell’Orso, dinanzi all’immensa bellezza che si offriva ai miei occhi e al mio cuore, ho sentito il desiderio di genuflettermi, trepido, grato, commosso, in pura preghiera, sull'orlo della Terra. Ringrazio per la foto Alberto sposato.