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Genius Loci, il dio dei luoghi perduti

Rubbettino, Soveria Mannelli 2010, pagine 84

Il libro offre risposta all'eterna domanda se anche i luoghi abbiano un'anima. E lo fa ripercorrendo la storia del concetto di Genius Loci, dalla sua origine di divinità secondaria della religione romana, passando per i diversi utilizzi di quella che oggi è divenuta un'affascinante metafora per indicare l'essenza, la vocazione, l'identità estetica del luogo stesso. Dall'estetica all'architettura, dall'antropologia alla narrativa, dalla letteratura di viaggio alla psicoanalisi. Prefazione di Pier Luigi Cervellati. 

 

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